Ci troviamo dinanzi la realtà difficile di San Cristoforo, quartiere dimenticato della città di Catania dove ciò che cattura l’attenzione del viandante è certamente il degrado sociale ed ambientale in cui esso riversa. La dispersione scolastica nonché i fenomeni di microcriminalità sono tra i fattori salienti che demarcano il tessuto sociale di questo margine di città.
La nostra proposta progettuale individua nel recupero di un edificio da destinare a servizio socio-culturale, il nostro lavoro. Il nostro modo di concepire l’architettura come fatto sociale ci ha permesso di trattare l’edificio in oggetto come una sorta di contenitore di risorse utili ai bambini, ai ragazzi e ai meno giovani del quartiere, pensando di fornire loro dei momenti di svago, di apprendimento e di formazione professionale anche mediante l’insegnamento degli antichi mestieri.
La nostra ambizione è quella di offrire loro i mezzi per essere protagonisti nella vita sociale del loro quartiere cercando di utilizzare quelle modalità progettuali secondo cui gli edifici vengono ideati e progettati facendo ricorso ad un percorso pedagogico e divulgativo che moltiplica i momenti di conoscenza attraverso forme di fruizione piacevoli.Ed è per questo che il colore, il gioco, la lettura, il teatro, lo sport…ecc. sono gli elementi principi del nostro progetto.
Spazi aperti, liberi ad ogni possibile loro fruizione, seppur inizialmente destinati ad un particolare uso, caratterizzano le nostre idee: una biblioteca con emeroteca (360 mq circa), un centro sociale per la terza età (170 mq circa), un centro svago per i giovani (160 mq circa), laboratori artigianali (360 mq circa), un cine teatro al chiuso (240 mq circa) ed uno possibile all’aperto utilizzando gli spazi del cortile interno (780 mq circa) quando necessari e usufruendo della passarella quasi come una sorte di “galleria” teatrale.
Al piano primo, infine, troveranno posto gli uffici per la postazione dei vigili urbani e gli uffici dell’anagrafe,Ogni ambiente è contraddistinto da un colore che si manifesta nella pavimentazione denominata a cemento continuo che suddivide gli spazi bidimensionalemente e lascia tutto inalterato tridimensionalmente: un progetto aperto.