Tipico luogo di periferia, all’interno del quartiere di San Berillo, la Piazza San Leone è attualmente un luogo privo di una propria caratterizzazione formale, un luogo di transito e di passaggio causato dall’assenza di attrezzaure adeguate.
L’ipotesi di progetto formulata prevede, pertanto, una reinterpretazione del luogo attraverso la semplificazione di quei pochi, ma forti, elementi naturali che la circondano.
Le rigogliose chiome del Ficus Microcarpa ci stimolano alla ricerca di una possibile stilizzazione in cui naturale ed artificiale trovano la loro massima espressione nella pavimentazione della parte centrale della piazza.L’effetto è quello di rami e fronde proiettati da linee di luce che come solchi incidono il suolo avviluppando l’intera area relativa alla vegetazione.
Questa struttura reticolare e irregolare della pavimentazione è pensata in pietra lavica e fibre ottiche a colori RGB. La piazza genera una vita naturale propria attraverso il cambiamento della luce della pavimentazione , in sintonia con la vita degli alberi, della gente che la vive e dei bimbi che vi giocano.
La piazza come luogo di sosta è invece caratterizzata da un altro elemento: una lingua di luce dai profili sinusoidali che, attraversando la piazza, emerge e s’inabissa come la forza di un onda e con luce della lava dando vita a spazi per la seduta e per l’attività ludica dei più giovani.I flussi pedonali che si generano permettono il passaggio tra due parti del quartiere in questo momento nettamente separati.
Il centro di quartiere, in corso di progettazione da parte dell’ufficio tecnico comunale e la scuola professionale a sud diventano luoghi di partenza e di arrivo attraverso anche la realizzazione di una nuova scala che si articola su cinque livelli delimitati da forme quadrate che si compenetrano, ruotano, diventano rampe, luoghi di sosta e aree verdi.La piazza ritorna ad essere un luogo d’incontro.